Perchè dovresti evitare gli auguri di Buona Pasqua via e-mail

Pasqua è alle porte. Tra oggi e domani partiranno milioni di e-mail contenenti gli auguri, inviate a clienti e potenziali clienti.

Se anche tu stai pianificando di utilizzare questo metodo per augurare una serena Pasqua ai tuoi clienti, sappi che questo è il modo migliore per distruggere la tua lista di contatti e per abbassare il tuo sender score!

Oltre a te ci saranno migliaia di altre aziende in tutto il mondo ad effettuare questa operazione dannosa.

Perchè dannosa? Perchè, di norma, tutti sanno che Pasqua viene di Domenica e che Natale è il 25 Dicembre. Se non hai una strategia specifica (esempio: un e-commerce che offre sconti) non ha alcun senso utilizzare l’e-mail come canale di distribuzione degli auguri.

Gli utenti, ricevendo numerosissime e-mail concentrate nel medesimo lasso temporale, non solo non le apriranno, ma in alcuni casi potrebbero addirittura decidere di cliccare sul temibile link di disicrizione: “Non voglio più ricevere comunicazioni”!

Centinaia (se non migliaia) di e-mail non aperte (e cancellate), faranno crollare il tuo sender score al minimo storico.

Cos’è il sender score

Il sender score (ovvero il punteggio di qualità del mittente) viene determinato da specifici algoritmi dei provider di posta e tramite l’ausilio di software antispam (ma non solo).

Determina quanto siano effettivamente interessanti per gli utenti le tue comunicazioni via email. Meno lo sono, più alta sarà la probabilità che esse non vengano mostrate agli utenti perchè classificate come SPAM o promozioni.

GMail ad esempio, offre all’utente un filtro attivo di default che suddivide in tre categorie (In arrivo, Promozioni, Social) le e-mail che si ricevono. Spesso gli utenti meno “tecnologici” non sanno neanche dell’esistenza di questo filtro e non si accorgono che esistono dei TAB (ovvero delle “linguette”) aggiuntivi in cui andare a cercare i messaggi che non trovano nella posta in arrivo.

Ti è mai capitato di sentirti dire “Non ho ricevuto la mail, ho controllato anche nello spam, ma non la trovo”? Ma tu sei sicuro di averla spedita. E’ nella tua posta inviata e non ti è tornata indietro… risultato? O è stata classificata come SPAM (improbabile, almeno che non inviti gli utenti ad acquistare magiche pilloline blu) oppure è finita nelle “promozioni”.

Ottenere un basso tasso di apertura delle e-mail, inviare numerose email ad indirizzi non controllati (indirizzi errati, caselle piene, disattivate, ecc.) comporta un calo di reputazione del mittente.

Senza volerci addentrare troppo in inutili tecnicismi, puoi già comprendere da solo che inviare e-mail alla rinfusa, soprattutto se si utilizza una vecchia banca dati soggetta a scarsa manutenzione (mai sentito parlare di GDPR?), può comportare il rischio di ricevere numerose disiscrizioni alla tua newsletter, se non addirittura di essere etichettato come spammer.

Anche utilizzare immagini (spesso pesanti) incorporate all’interno del messaggio e-mail, amplifica ulteriormente il problema. Quindi bando a conigli, uova e babbo natale in vespetta!

Ok, ma allora cosa posso fare?

Semplice. Fai gli auguri sui social network! Facebook e Linkedin sono i posti migliori dove raggiungere il tuo pubblico!

Evita quindi di sprecare tempo (e soldi) nell’invio di migliaia di e-mail ai tuoi clienti (che magari le ricevono solo una o due volte l’anno e solo per questo scopo) e cerca di ripianificare la tua campagna di comunicazione, per mandare messaggi che abbiano veramente valore per chi li riceve.

E se non sei ancora convinto, beh, mandale comunque, ma poi facci sapere quanti ti hanno risposto con il tipico “anche a te e famiglia!”

Ah, già che ci siamo…

Auguri di Buona Pasqua!

N.B. Nessuna e-mail è stata maltrattata per farti questi auguri!