Attenzione alle false mail con oggetto “Uso illegittimo di Google Analytics: richiesta di rimozione ex art. 17 GDPR”

Fino ai prossimi giorni, le caselle di posta di numerose aziende che dispongono di un sito web saranno invase da una richiesta di “rimozione dei dati personali” esercitando i diritti di cui all’Art.17 del GDPR.

Il fenomeno sta esplodendo in tutta Italia e numerosi gruppi Facebook di addetti ai lavori ne stanno parlando.

Si tratta di un nuovo attacco che sfrutta un provvedimento reale del garante privacy, che invita il titolare del trattamento alla rimozione dei dati personali (in particolare l’IP) da Google Analytics.

Phishing giugno 2022 sulla privacy

La mail in questione è stata ricevuta praticamente da tutto il web italiano, quindi anche da molti nostri clienti che, allarmati sulla questione, ci hanno contattato.

Vi invitiamo a non tenere assolutamente in considerazione l’email e soprattutto a non cliccare assolutamente sui link presenti in essa. Nel dettaglio la richiesta di rimozione dei dati è legata al fatto che si faccia utilizzo di Google Analytics sui siti web ma non spetta assolutamente a voi provvedere entro il termine perentorio dei 31 giorni indicato nella mail!

Di fatto, siete impossibilitati ad effettuare una rimozione da Google Analytics dei dati personali del soggetto che millanta il fatto, senza fornire prove a supporto e senza indicare nè la data e l’ora in cui sarebbe avvenuta la visita nè l’esatto indirizzo IP, ma intimando di procedere pur senza avere le informazioni idonee.

Insomma è come chiedere di cancellare i dati del signor A.B. che un po’ di tempo fa avete raccolto… senza indicare nome, cognome e circostanza ma dando solo le iniziali. Perchè vi hanno mandato questa mail?

Forse per vendere dei servizi di adeguamento dei siti web atti a rimuovere o aggiornare Google Analytics sfruttando un tema caldo del momento. Recentemente infatti il Garante per la protezione dei dati personali si espresso contro l’utilizzo di Google Analytics. Qui potete trovare tutte le informazioni sull’accaduto pubblicate il 23 Giugno 2022 sul sito del Garante.

Nei prossimi giorni seguiranno delle specifiche comunicazioni alla nostra clientela su questo tema al fine di predisporre gli opportuni adeguamenti del caso, ove necessari, sui siti web da noi realizzati e mantenuti.