Alberto Totaro ci racconta Total Render

Total Render

Molti dei nostri clienti hanno partecipato al RoadShow che l’anno scorso ha visto protagonista il “nostro” Angelo Semerano presso le sale meeting di ben otto città italiane, per la presentazione di Gestim 8.

E i nostri clienti, sicuramente, ricorderanno che Angelo non era solo: ha messo su una squadra di tre baldi giovani, rispettivi rappresentanti e fondatori delle startup immobiliari più conosciute e più promettenti del panorama italiano.

Conosciamo il primo! Alberto Totaro, milanese doc, fondatore e CEO di Total Render.

F – Egregio Architetto! Probabilmente essere a capo di Total Render non ti lascia molto tempo da dedicare anche a squadrette e righello o al tempo libero. Raccontaci come riesci a conciliare queste due facce della stessa medaglia. Per esempio, dopo una giornata in ufficio, cosa ti piace fare? Sgranchisci le gambe con un po’ di sport o sei più il tipo “divano e ciabatte”?

A – Ahahah si preannuncia un’intervista divertente. Diciamo che arrivo a casa e prendo righello e squadrette e mi metto a disegnare… ovviamente scherzo. E’ finita l’epoca del disegnare a mano, ormai il pc e la tecnologia hanno modificato radicalmente il lavoro dell’architetto (e chi non se ne è accorto purtroppo è destinato a rimanere indietro). Diciamo che nel mio ambito sono decisamente un architetto “atipico”, Total Render è un’azienda che “produce un prodotto specifico” e non uno “studio di architettura” che progetta diverse realtà abitative.

Detto ciò, non sono un tipo da divano e ciabatte, anzi. Almeno tre volte a settimana vado in palestra e faccio varie attività. Ovviamente quando devo ricaricare le pile, divano e Netflix sono il mio passatempo preferito!

FQuando abbiamo organizzato gli eventi per il Road Show, tu sei stato l’unico tra i partner di Gestim, insieme ad Angelo, ad aver rispettato tassativamente tutte le tappe previste! Un record non da poco! Come gestisci questa fama? Cosa dicono le tue fanS?

A – Fans? Quali fans? Passiamo oltre che è meglio 😊

Il Road Show è stato davvero una grandissima occasione per poter portare Total Render in giro per l’Italia e non me la sono lasciata scappare. Mi è costata 3500 chilometri in auto in dieci giorni ma ne è valsa davvero la pena anche perché ho avuto modo di conoscere di persona decine di agenti immobiliari e soprattutto tutto il team di Gestim! Da rifare!

FSempre a proposito di Road Show, come sicuramente ricorderai, insieme a te ci sono stati anche Edoardo di Realisti.co e Patrick di Agentpricing. Questo è il momento per sparare a zero su di loro!

A – Davvero, non riuscirei a dire mezza parola fuori posto su di loro. Sono due ragazzi eccezionali e mi piace molto condividere con loro le gioie ed i dolori che si hanno nel gestire una start up, nello stesso settore e con lo stesso target di clienti. Al Road Show abbiamo condiviso centinaia di chilometri in auto avendo modo di conoscerci ancora meglio.

FMolti già conoscono la tua azienda e usufruiscono regolarmente del tuo servizio, altri invece ti hanno conosciuto, anche personalmente, in qualità di partner Gestim. Dicci un po’. Come sei caduto nella rete di Angelo Semerano?

AMi ci sono buttato io! L’ho stalkerato su Facebook un paio di volte fino a che non sono riuscito ad avere il suo numero di telefono. Quando l’ho chiamato, ho parlato per mezz’ora fino a che non ha ceduto e mi è venuto a trovare in ufficio. Da lì è nato il tutto.

F – Parlaci della tua azienda. Chi sono le persone che affiancano il tuo lavoro? Qual è il loro valore aggiunto? Ma soprattutto che “capo” sei?

A – Se io sono il cervello di Total Render, loro sono il cuore. Ho al mio fianco ragazzi eccezionali che danno sempre il 200%. Ho avuto la fortuna di trovare collaboratori della mia età, con la testa sulle spalle e che hanno creduto fin da subito al progetto. Io sono il “capo” solo sulla carta, in realtà loro possono fare quello che vogliono, non hanno orari, possono lavorare da casa, dalla spiaggia o da dove vogliono. L’importante è rispettare le scadenze. Uno dei miei valori più importanti è la LIBERTA’, libertà di scegliere cosa fare senza avere l’ansia si dover raggiungere un ufficio, ad un orario prestabilito, con la paura che il capo ti tolga mezz’ora di paga se sgarri per colpa del traffico.

F – Momento serietà. Raccontaci come nasce Total Render, da dove parte l’idea, come sei riuscito a mettere in pratica il progetto. C’era anche un piccolo aneddoto legato al nome, vero?

A – Tutto è nato semplicemente dalla mia voglia di creare da zero qualcosa che avrebbe avuto un impatto positivo. Ho iniziato studiando per conto mio nozioni di marketing, vendita e tutto quel che riguarda la gestione aziendale, ancor prima di sapere a cosa mi sarebbe servito e senza avere le idee chiare. Nel frattempo facevo mille lavori, dall’operatore call center ai concorsi di architettura, dal Pizza Pony al contabile.

Nel frattempo era arrivato il momento di cambiare casa e, guardando gli annunci immobiliari online, mi ero reso conto che non era semplice capire l’immobile solo dalle fotografie e che forse potevo dare il mio contributo risolvendo un problema non indifferente. Da lì ho iniziato a chiamare dall’elenco telefonico alcuni agenti immobiliari della mia zona, cercando di capire se effettivamente questo era un problema sentito. Ho iniziato una fase di test durante la quale ho regalato a decine di agenti immobiliari una planimetria arredata per capire i risultati che si potevano ottenere.

L’idea si è trasformata in progetto alla ricezione del mio primo bonifico 😊

Per mesi ho lavorato da solo, facendo sia da venditore del servizio che da architetto vero e proprio. Dopo circa un annetto è arrivato il primo collaboratore, poi il secondo e così via.

L’aneddoto legato al nome? Scopritelo, è facile!

F – Siamo curiosi di sapere quali sono i tuoi progetti, le tue ambizioni per il futuro legati a Total Render e a tutto quello che ruota attorno. Insomma, cosa bolle in pentola?

A – Sicuramente l’obiettivo principale da qui a due anni è diventare il punto di riferimento in Italia nella creazione di planimetrie arredate. Obiettivo ambizioso ma siamo molto determinati!

Inoltre, ormai da qualche mese, abbiamo in testa un’idea che spero prenda vita entro pochi mesi. C’è molto da lavorare ma potrebbe davvero fare la differenza per molte persone.

F – Chiudiamo. Come e dove ti vedi tra dieci anni?

A – Con più barba e con i capelli un po’ più bianchi. In dieci anni può succedere qualsiasi cosa e purtroppo non ho la sfera di cristallo. Mi piace far progetti a breve/medio termine, quindi per il momento non ho un’idea così chiara di dove e come sarò fra dieci anni. Mi piace moltissimo il settore immobiliare, vorrei rimanere in questo ambito per molto molto tempo.

 

Grazie Alberto!