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Acquisire potenziali clienti: Proximity marketing

Tra le tante tecniche di marketing spiegate all’interno del nostro blog, troviamo il Proximity marketing. Conosciuto anche come marketing di prossimità, il PM non agisce su un target di utenti ben definito (vedi il Facebook Marketing), bensì su individui che si trovano in una determinata area, in possesso di un dispositivo attraverso il quale sia possibile instaurare una comunicazione.

Parliamo quindi di una modalità moderna di distribuzione di volantini pubblicitari cartacei che, trasformati in digitale, possono diventare interattivi.

Utilizzo del Proximity marketing e tecnologie coinvolte

Il Marketing di prossimità viene utilizzato in molti contesti, dal cinema (trailer, messaggi pubblicitari), centri commerciali (buoni sconto, descrizione dei prodotti), fiere (mappe, business card dei relatori), concerti e punti di informazione turistica.

Le tecnologie coinvolte spaziano dai sistemi più evoluti che sfruttano l’interazione con il movimento delle persone in una determinata area ai più semplici che attivano un messaggio audio al passaggio di una persona, fino ai più complessi che, tramite telecamere, proiettori e/o moderni video, interagiscono con l’utente con immagini e suoni divertendo e allo stesso tempo informando sulle offerte disponibili.

Anche la tecnologia touch screen entra in gioco nel marketing di prossimità per interagire a più livelli con l’utente permettendo di espandere le informazioni sui prodotti e servizi, ad esempio utilizzando totem informativi.

Digital e Mobile signage

Il Marketing di prossimità viene utilizzato in molti contesti, dal cinema (trailer, messaggi pubblicitari), centri commerciali (buoni sconto, descrizione dei prodotti), fiere (mappe, business card dei relatori), concerti e punti di informazione turistica.

Le tecnologie coinvolte spaziano dai sistemi più evoluti che sfruttano l’interazione con il movimento delle persone in una determinata area ai più semplici che attivano un messaggio audio al passaggio di una persona, fino ai più complessi che, tramite telecamere, proiettori e/o moderni video, interagiscono con l’utente con immagini e suoni divertendo e allo stesso tempo informando sulle offerte disponibili.

Anche la tecnologia touch screen entra in gioco nel marketing di prossimità per interagire a più livelli con l’utente permettendo di espandere le informazioni sui prodotti e servizi, ad esempio utilizzando totem informativi.

iBeacon

Il colosso Apple definisce gli iBeacon come “una nuova classe di trasmettitori a basso consumo e a basso costo che può notificare a un vicino dispositivo IOS la sua presenza”. Beacon, tradotto dall’inglese, significa “faro”, ed è proprio questo il punto fondamentale: gli iBeacon sono fari che guidano l’utente IOS in uno spazio delimitato.

In sostanza, sono degli access point,  che generano una rete Bluetooth di ultima generazione, la BLE (Bluetooth Low Energy), caratterizzata dal consumo di energia limitato. Tale rete può collegarsi con un dispositivo iOS, comunicando a proposito di ciò che gli sta intorno, come ad esempio fornendo informazioni commerciali.

La comunicazione è unilaterale, considerata lato marketing come un’azione push.

L’utilizzo dello smartphone oggi un’opportunità ghiotta per ingaggiare potenziali clienti e migliorare la Customer Experience. Un utente su tre sceglie cosa comprare cercando informazioni in mobilità, ovvero tipicamente dal proprio dispositivo mobile e addirittura il 31% dice di aver scelto venendo influenzato mentre cercava informazioni quando si trovava già all’interno del punto vendita.

Ogni fase del processo d’acquisto – che va dalla pubblicità e dalla promozione, passando per i servizi di prevendita fino all’acquisto vero e proprio al pagamento, per culminare infine sul post vendita – può essere efficacemente supportata da iniziative di Proximity Marketing.

Marta Valsecchi, Direttore dell’Osservatorio Mobile B2C Strategy, Politecnico di Milano.

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