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Monitor Full HD: ovvero come aumentare la produttività in agenzia

La tecnologia va sempre avanti, costantemente e a beneficio di tutti. La diffusione di massa di tecnologia permette in alcuni casi di accedere a strumentazione di livello medio/alto a costi contenuti come nel caso ad esempio dei monitor Full HD, ovvero i monitor dotati di risoluzione 1920×1080, che nell’ultimo periodo hanno visto un vero e proprio crollo dei prezzi.

Dotarsi di un monitor Full HD diventa quindi una operazione semplice ed economica, alla portata di tutti, ma che nasconde un grande vantaggio: l’aumento della produttività nell’agenzia immobiliare.

Dotandosi di uno schermo ampio, infatti, sarà possibile interagire con un maggior numero di informazioni a video, affiancare e sovrapporre finestre in modo più agevole e lavorare meglio con tutti i vari programmi quotidianamente utilizzati: posta elettronica, gestionale, Word e navigazione internet.

Addirittura dotandosi di DUE schermi, sarà possibile tenere sotto controllo più applicazioni insieme ed agevolare le operazioni di copia e incolla.

Come dicevamo prima, ormai i prezzi dei monitor Full HD sono abbordabilissimi ed è facile trovare spesso offerte nei centri commerciali e sul web, come ad esempio su Amazon.it che propone un eccellente monitor 22″ Full HD della Samsung in vendita a meno di 90 Euro (IVA inclusa)!

Ovviamente ci sono soluzioni per tutti i gusti e le tasche, tra cui i recenti monitor curvi, che promettono una esperienza visiva migliore, oppure i monitor ultrawide (con display larghi il doppio) che racchiudono le funzionalità di due monitor in un unico corpo.

Singolo, doppio, triplo o quadruplo che sia, l’importante è scegliere il modello giusto.

In particolare, se intendete dotare la vostra postazione di due monitor montati su un  supporto, è da verificare la presenza dell’attacco VESA.

I monitor dotati di sistema VESA (come quello dei televisori) sono quelli predisposti per poter essere montati agevolmente su un supporto da tavolo o a parete.

L’utilizzo di questa soluzione offre due vantaggi: risparmiare spazio sulla scrivania (non ci sono più i piedistalli) e consentire una giusta postura al lavoratore.

 

3 o più monitor

Se intendete “strafare” e collegare tre o più monitor al computer, dovreste far attenzione ad un particolare: la vostra scheda video.

Infatti la stessa dovrebbe avere almeno 3 uscite video, ad esempio VGA (altresì detta D-Sub) DVI e HDMI.

Va da se che ogni monitor dovrebbe quindi essere dotato dei rispettivi ingressi per poter essere collegato correttamente.

In questo caso vi invitiamo a rivolgervi al vostro tecnico di fiducia che saprà consigliarvi la giusta scheda video e i corretti monitor da potervi collegare.

 

E su Mac?

Tutto ciò è ovviamente possibile anche per gli amici della Mela, ma ovviamente con qualche esborso in più.

Se infatti chi utilizza dei comuni PC equipaggiati con Windows o con Linux può tranquillamente acquistare soluzioni low cost, nel caso dei dispositivi Apple il tutto si complica.

Se avete dei vecchi modelli e disponete di una uscita HDMI o miniHDMI, basterà un normale cavo o un semplice adattatore per collegare un secondo monitor. In alternativa, su modelli più recenti, sarete costretti a comprare degli adattatori per la MiniDisplayPort che trasformino il segnale in HDMI, VGA o DVI.

C’è però un fattore: l’estetica.

Eh si, perchè se i monitor per PC sono un po’ tutti simili (e neri) nel caso di Apple non sarà bellissimo vedere un “triste” monitor nero affiancato al satinatissimo iMac che troneggia sulla scrivania.
Se pertanto siete dei fanatici del design a tutti i costi (molto probabile se avete sistemi Apple) rompete il porcellino e preparatevi a comprare i display ufficiali Apple Thunderbolt con prezzi che vanno dalle 700 Euro in su.

Ma ormai anche questi display sono “superati” e quindi se vi rivolgete ai canali ufficiali Apple (tipo sul loro sito) ecco che vengono proposti schermi 4K ad altissima definizione, prodotti da LG e ovviamente neri… con un bel bye bye al design.

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